Il viaggio immobile
- 114.500 tonnellate di stazza e 1.500 cabine
- L’energia elettrica sarebbe sufficiente al consumo di una città di 50 mila abitanti
- 5 ristoranti, 13 bar, 5 vasche idromassaggio e 4 piscine
- 1 teatro alto tre piani, 1 discoteca
- I rivestimenti in tek potrebbero coprire due campi di calcio,
- Con le tovaglie a bordo si potrebbe apparecchiare una tavola lunga 27 chilometri
Consumo: 12.000 Kilogrammi di carburante l’ora
Con tutto il rispetto per gli sfortunati che hanno perso la vita in questa tragedia, e per gli operai della Fincantieri che hanno costruito la Costa Concordia, mi chiedo cosa spinga 4000 persone a salire su un tale mostro, per passare delle giornate nel banale mar tirreno (in inverno), tra code, giochi insulsi, concorsi anch’essi insulsi, corsi di ballo, corsi di aerobica e ancora:
– Turni per andare a mangiare (non vi bastano le mense ed i self-service tutto l’anno?)
– Negozi aperti e promozioni in corso (negozi? quelli li avete anche dietro casa)
– Orario d’apertura dei servizi a bordo (reception, ufficio delle escursioni, parrucchiere, estetista, sala fitness)
– Programma e tariffe delle escursioni del giorno (tariffe!)
Orari, turni, code… tutto programmato nei minimi dettagli se pur nel lusso (?) come fosse una caserma o più semplicemente una fabbrica o un ufficio.
4000 persone (un paese intero) chiuso in uno spazio che per quanto grande è comunque minuscolo in rapporto al numero. In pratica un enorme centro commerciale che galleggia.
certo, ero in viaggio di nozze per cui avevo suite samsara, area spa compresa, ristorante privato samsara. allora se spendete bene (valore del mio biglietto 5000 euro in due) avete e sarete trattati benissimo. il ristorante è ok (solo a vedere gli altri ristoranti con caos ecc.. mi veniva male)” (cit. un passeggero)
A questa gente non interessa vedere il mondo, mettersi in gioco, scoprire qualcosa di nuovo… tutto quello che vogliono è avere per una settimana o due la sensazione di essere qualcuno che “conta” salutando con la manina quelli “normali” a terra, per poi ritornare alla routine di sempre tra code, negozi, self service… per un’altro anno.
Se poi non si può fare un’escursione perché a terra c’è della gente che muore sotto le bombe il commento è questo:
La cucina è ok, pulitissima la cabina e la nave, l’animazione a me non interessa, le escursioni erano care ma belle (purtroppo la tappa in tunisia prevista da scalo non è stata effettuata per via della guerra gheddafi). va beh, siamo andati alla valletta” (cit. un passeggero)
No alarms and no surprises
Silent, silent
I non luoghi… posti per esseri non umani con un non cervello 🙂