Thailandia Cambogia Malesia 2015
DIARIO
Thailandia – Cambogia – Malesia 2015
14/15 agosto
Partiamo da Torino: e da dove, sennò? Ore 10.50, incredibile. Per una volta non sono le 6.00 a.m. La tratta prevede: Torino – Parigi – Bangkok. La partenza da Parigi comincia con un ritardo considerevole e saliamo in cabina alle 15.00. Ci aspettano 11 h di volo. Ci siamo già abbondantemente abituati negli anni a questi numeri esagerati, ma ogni volta è come la prima. Per scomodità. Arriviamo a Bangkok circa alle 07.00 del mattino, locali. Accartocciati e stropicciati. Completamente storditi da viaggio e cambio fuso orario prendiamo, non so come, un treno – giusto – per la città e un taxi, poi ci aspetta un pezzo a piedi e troviamo il nostro hostal. Il caldo è già soffocante. La visione dell’Hostal ci conforta: è davvero bello. Un piccolo ponticello in legno transita verso una casetta tutta di legno. All’ingresso un Tempio buddista in miniatura, che pare un presepe. La parte comune – bar e ristorante è su una terrazza costruita come una palafitta sul fiume. L’area della strada proprio davanti all’ingresso è un pullulare di baraccotti che vendono non si sa cosa, o forse no. Il più’ prossimo è un allevamento di cani bastardi che vagano indisciplinati. Accanto all’Hostal sono attaccate le case sull’acqua dei locali. Una, in particolare, è tutta storta e pare affondare da un momento all’altro, ma è zeppa di fiori che neanche un vivaio potrebbe competere… Check-in, doccia e in un attimo arrivano le 11.00 e… ci addormentiamo. Fino alle 16.00. Normale. Inesorabile. Imprescindibile. Al risveglio altra doccia e poi partiamo per un giro a piedi per la città ma ci limitiamo solo all’area del “quartiere”. Siamo troppo stanchi e fusi per rischiare oltre, senza capire dove stiamo andando. Prendiamo le misure, come dire… Ceniamo in hostal. Alla fine è il posto migliore che abbiamo visto. Una enorme palafitta di legno sul fiume. Barche vanno e vengono. Stelle su, pesci sotto. Stanza vicina. Nanna.
16 agosto – domenica
Dal mattino, dopo colazione, ci muoviamo in giro per la città con le barche sul fiume e a piedi. Il nostro Hostal è una fermata – barca – bus, per cui viene comodo… A parte un po’ di passi a caso, sempre i migliori, visitiamo il Palazzo Reale ma oggi c’è davvero… troppa gente, troppo caldo! E’ una specie di giornata che chiamano la festa per la regina, con tanto di evento in bicicletta per le vie della città (Bike for Mom!)… che sfiga! Sig deve comprare dei pantaloni lunghi per accedere al Palazzo… dentro è una specie di inferno di esseri umani, che neanche a Riccione al 15 di agosto. Facciamo un veloce giro giusto per conformismo turistico e scappiamo. Verso fine giornata dedichiamo tempo per cercare un Van/Bus che ci trasferisca in Cambogia domani. Prendiamo il treno (che è come una metro che attraversa tuta la città) e… finiamo intrappolati con stazioni chiuse al Monumento per la Vittoria. Il Bike for Mom ha trasformato Bangkok in una specie di città blindata. Vaghiamo un po’ tra la folla, individuiamo baraccotti illegali di vendita biglietti bus, non ci fidiamo e decidiamo di desistere. Appena riaprono le stazioni rientriamo. Esausti. Con Tuk Tuk. Doccia e cena. Alla fine cambiamo strategia: compriamo via internet biglietti aerei per Siam Reap (Cambogia). Fuck the MoM…
17 agosto – lunedì
La partenza dell’ aereo è prevista per le 10.35. Facciamo tutti i nostri calcoli e ci sembra di partire presto. Sbagliato! Il rischio di non arrivare in tempo causa traffico – mai visto, inaudito – incombe… Alla fine riusciamo ad arrivare quasi giusti, incredibilmente, ma che ansia… Sul tragitto incontriamo il semaforo rosso credo più lungo della terra. Cronometrati all’incirca 16 – 17 minuti… di rosso… una pena. Arriviamo all’aeroporto di Siem Reap. Miracolosamente siamo partiti e arrivati. Taxi per hotel (scelto a caso su internet) + organizzazione tour. Il nostro tassista fa anche guide service… come sempre, come d’uso dall’altra parte del pianeta. Ci fidiamo. Come sempre, dall’altra parte del pianeta. Alla sera, col buio, vaghiamo per Siem Reap. Fiume, luci. Optiamo per una cena indiana. Qui ci sono moltissimi turisti. E’ la base per Angkor Vat, d’altra parte… Va bene comunque, change your mind…
18 agosto – martedì
Al mattino sveglia all’alba per il tanto desiderato e sognato Angkor Vat. Desiderato da quando era in agenda nel 2009, passando dal Vietnam (ma – causa incidente storico – e frettoloso rientro in Italia – perduto). Ci avviciniamo alla zona della città imperiale con la nostra guida e il nostro “private-taxi” e per metà della giornata facciamo 1 – 2 – 3 – 4 ….. tappe e ogni volta è una meraviglia. Ci si incammina per la foresta intravedendo i templi mangiati dagli alberi, ci si arrampica su per edifici a piramide interminabili, ci si imbatte in bassorilievi antichi, pietre muschiose, monaci buddisti – veri e non – ma scenicamente collocati (gasp, cinico ma reale).
Per il caldo arriviamo alla fine del tour praticamente sfatti. Ci pappiamo un ananas intero a testa e rientriamo verso la città. Una doccia e un po’ di descanso in stanza e poi vaghiamo per le vie centrali di Siem Reap alla ricerca di una cena.
19 agosto – mercoledì
Oggi secondo tour nei dintorni di Siem Reap: partiamo per un giro che ci porta verso montagne e cascate. Sul percorso facciamo varie tappe su fiumi, templi del Grande Buddha e arriviamo alla zona delle cascate che formano una pozza di medie dimensioni dove si può fare il bagno. E infatti lo facciamo… nell’acqua ci sono centinaia di pesciolini che se ti fermi ti vengono a rosicchiare le pellicine… sensazione buffa e surreale… sulla via del ritorno decidiamo di fare ancora un giro al villaggio flottante. Arriviamo ad un imbarcadero e saliamo su una piccola barca che percorre tutto il fiume fino al mare in mezzo ad una vera e propria città su barche: dalle case alle scuole, dalle officine ai negozi… un mondo acquatico incredibile su un fiume sonnacchioso, dove la vita è vera e pulsante… tutto sull’acqua. Tutto a 6000 gradi centigradi e 500% di umidità.
Rientriamo in hostal, doccia e poi nuovamente a zonzo per la cena con stop in un mega pub con imbarazzante musica live. Ah, facciamo anche la trashata di farci fare la pedicure dai pesciolini infilando i piedi nei vasconi. A pagamento. In mezzo alla strada. Wow!
Rientrati in hostal ci facciamo, come ieri, un fantastico bagno notturno in piscina (ebbene sì, c’è una piccola piscina nel cortiletto). Sensazione bellissima: sono le undici di sera, è buio, fa caldissimo e noi sguazziamo nell’acqua sotto le stelle. Ah, beh…
20 agosto – giovedì
Oggi abbiamo un aereo presto al mattino per Kuala Lumpur, Malesia. La nostra guida dei due giorni scorsi che doveva venirci a prendere e portare all’aeroporto non si presenta. Alla fine optiamo per un carretto con moto che ad una lentezza disarmante, nonostante il motore su di giri, ci scarica alle Partenze. L’arrivo a Kuala Lumpur è un discreto shock: la megalopoli è un formicaio indescrivibile ed immenso di contrasti tra acciaio, vetro, grattacieli, baracche. Per arrivare dall’aeroporto alla città c’è un treno supermoderno che viaggia sopraelevato. La vista è fantascientifica e straniante. Troviamo il nostro rifugio per la notte, l’Anggun Hostal, e ci incamminiamo per un giro in città. Per avvicinarci ai quartieri che ci interessano usiamo una rete di treni urbani – un dedalo di monorotaie futuriste che viaggiano sopra la città. Prima di ogni cosa raggiungiamo una bus station per acquistare i biglietti di domani che ci porteranno lontano, verso la zona dei parchi. Riprendiamo la monorotaia sospesa e arriviamo sotto le Petronas Tower. Gironzoliamo un po’ (sono impressionanti, ma salire è impossibile. Si tratta di prenotare almeno con una settimana di anticipo…). Ritorniamo nel quartiere del nostro Hostal e dopo qualche birra scegliamo un ottimo ristorante per la cena: Il Cerdo – spagnolo. Va beh… comunque il livello del cibo è notevole. Rientriamo in hostal e ci facciamo l’ultima sigaretta sul tetto, osservando i movimenti della notte che avanza.
21 agosto – venerdì
Al mattino, dopo una veloce colazione, partiamo per il parco… ancora la monorotaia e poi il bus. Il tragitto è piuttosto lungo, circa 6h, ma come sempre non è solo un semplice trasferimento. Quello che scorre al di là dei finestrini è sempre parte del viaggio. Arriviamo nel piccolo paesino che è la base per le visite nel parco. Purtroppo il posto ci sembra subito brutto, troppo turistico e poco accogliente. Facciamo moltissima fatica a trovare un posto per dormire, costretti alla fine a sceglierne uno davvero orrendo e scassato e pure piuttosto caro. Scendiamo fino al fiume dove ci sono barche/ristoranti/tour operator per i trekking nel parco. Le offerte sono tutte molto “pacchettizzate”, care e masso-turistiche. L’accoglienza è scarsa. No, non ci piace. Di veri giri in foresta ne abbiamo fatti già in altri paesi e questo non è certo all’altezza. Decidiamo di ripartire il giorno seguente. Chissenefrega. Prendiamo una barca – taxi – attraversiamo il fiume ed entriamo nella zona del parco. Ceniamo lì, nel ristorante del resort figo poi riprendiamo la barca e ci trasciniamo nella bettola notturna. Fa un caldo indescrivibile. La notte non è delle migliori…
22 agosto – sabato
Al mattino salutiamo l’orrenda guesthouse e il parco e ci dirigiamo verso la prossima tappa:
partiamo con il bus per la prima cittadina di media dimensione (1h circa di viaggio) non potendo sapere gli orari delle coincidenze dei bus successivi che ci interessano. Siamo fortunati e riusciamo a prendere al volo un secondo bus per Kota Bahru, la nostra meta successiva (5h e 30′ di viaggio). Arrivati in città vaghiamo un po’ e alla fine decidiamo per il modesto ma dignitoso Singa Hotel. Con Internet riusciamo a organizzare la partenza di domani per le isole Perenthian. Camminiamo un po’ come sempre senza meta e finiamo a mangiare in un quartiere cinese. Almeno hanno la birra…
23 agosto – domenica
Al mattino prendiamo un taxi per raggiungere la costa e l’imbarcadero (1h e 30′ circa di strada). Abbiamo scelto una delle isole meno turistiche e uno degli alloggiamenti più defilati, gestito da una associazione naturalistica. Le barche per le Perenthian Island partono una dopo l’altra. Man mano attraccano alle varie isole, scaricando ognuno dove deve. Arriviamo alla nostra: l’accoglienza è calorosa e simpatica, la barca arriva fino quasi alla riva poi si salta in acqua e si raggiunge la spiaggia. Il posto è bellissimo anche se risponde al solito standard di casette/bungalow tra la foresta, casa base con bar e ristorante, casa “ambiente” con attrezzature per sub e snorkelling. Canoe per gli ospiti, amache, docce all’aperto sulla spiaggia… ah, beh… che schifo no? (Bubbles Hostal). Il ragazzo che ci accoglie è… scozzese?!? Tipo buffo e simpatico. Ci piazziamo nel nostro bungalow, costume e primo bagno in mare. Alla sera una ottima cena e una birra sotto le stelle. Niente male…
24 agosto – lunedì
Oggi è il compleanno di Sigfrido. Come sempre lo festeggiamo in maniera assurda, sparati in luoghi altri del mondo. Che fortuna… Al mattino facciamo un tour in barca per una uscita di snorkelling. Al pomeriggio decidiamo per un trek in autonomia nella foresta che ci circonda: saliamo fino in cima alla piccola montagna lottando con liane e formiche e siamo premiati da una vista finale dalla cima dello splendido mare che circonda l’isola. Dopo una pausa di fotografie e contemplazione ripartiamo per la discesa. Fa caldissimo e arriviamo sudati marci. Via gli scarponi, mettiamo il costume e ci facciamo un delizioso bagno solitario. Abbiamo ancora la maschera affittata e lo snorkelling serale ci regala fondali bellissimi e l’incontro inaspettato con una tartaruga… meraviglioso. Tra l’altro sulla nostra spiaggia c’è un’area cintata che protegge un buon numero di nidi di uova di tartaruga. Ci gironzoliamo intorno nella speranza di vedere una nascita… niente. Ma nel nostro sacco dei viaggi passati abbiamo già la meravigliosa e unica esperienza del Tortughero in Costarica, con la vista notturna delle tartarughe marine giganti che arrivano dal mare a deporre le uova. Quindi, pazienza… Doccia e poi cena di compleanno. Mentre mangiamo è oramai buio e arriva un acquazzone di proporzioni bibliche. L’atmosfera è splendida. Birra, pioggia, natura, silenzio. Lontani da tutto. Buon compleanno!
25 agosto – martedì
Dopo una bella dormita nel nostro bungalow in foresta, circondati da animali di strane forme e dimensioni, arriva la mattina: rifacciamo gli zaini e ci regaliamo un ultimo bagno. La barca che ci riporterà sulla terraferma parte alle h. 12.00. Salutiamo i nostri amici scozzesi e malesi. Ci imbarchiamo per la nostra oretta di traversata e approdiamo nuovamente all’imbarcadero. Prendiamo nuovamente un taxi per Kota Bahru, alloggiamo nuovamente al Singa Hotel e nuovamente ripetiamo la cena nel quartiere cinese. Decidiamo per l’indomani, un po’ avventatamente, di attraversare la frontiera via terra, a piedi, e di prendere il treno verso la Thailandia… perché avventatamente? Beh…
26 agosto – mercoledì
Beh… innanzitutto perché la zona di confine tra la Malesia e la Thailandia è descritta da tutte le guide come da evitare in quanto pericolosa (c’è in atto una guerra locale per la rivendicazione dei territori), in secondo luogo perché le pratiche burocratiche di visto tra i due paesi, alla frontiera via terra, non paiono semplici e assicurate. Vedremo. Intanto prendiamo un taxi per la frontiera. Alla fine il passaggio a piedi tra i due paesi si rivela più semplice del previsto. Qualche lunga coda ma niente di più. Arriviamo con largo anticipo in stazione (alle 9.00 circa) per essere pronti alla nostra avventura con la Thailand Railways.
La partenza è prevista alle 11.20 con arrivo alle 21.20. AhAhAh. Il treno parte alle 15.30 – 6 h di attesa – e arriva alle 3.00 di notte, per un totale di 6 ore di ritardo sulle 10 di viaggio previste… un record. Sul primo tratto di ferrovia siamo scortati dall’esercito armato con mitra e fucili che viaggia sul treno fino a meta’ della tratta, dove la zona diventa piu’ sicura. Approdiamo alle 4 del mattino in un letto, completamente marci… In un hotel che abbiamo prenotato via internet un po’ a caso. Un posto fichissimo, all’apparenza di extralusso – non caro – completamente deserto e, scopriamo al mattino, con solo due o tre ospiti anziani e assistiti, oltre a noi. Forse si è convertito in casa di riposo, va a sapere… comunque la stanza era spettacolare… misteri del viaggio improvvisato.
27 agosto – giovedì
All’alba lasciamo la casa di riposo di lusso e con un taxi ci facciamo portare in stazione. Ci dicono che da lì partono i bus per il porto e la traversata. Falso. Con grande fatica (nessuno sembra sapere dove e come comprare biglietti per questi benedetti bus) finalmente ci riusciamo e arriviamo al porto: traversata, poi ricerca di un alloggio (troviamo un b&b davvero carino e particolare). Smontati i nostri oramai fetidi bagagli ci incamminiamo a zonzo per il paese. Qui siamo veramente nel cuore del turismo totale e globale: b&b, hotel, bar, ristoranti, locali, negozi, agenzie turistiche: un delirio. Tra un bagno in mare su una spiaggia immensa ma davvero invasa dai turisti (l’adriatico alla fine è più tranquillo…), una sosta in birreria, l’acquisto del tour di domani per il Marine Park e la cena (indiana) arriviamo all’ora che volge al desio. Notte.
28 agosto – venerdì
La due giorni sulle isole thailandesi aveva per noi come unico scopo quello di visitare l’Ang Thong National Marine Park. Finiamo comunque, purtroppo e inesorabilmente, zippati con troppa gente. L’intera giornata in barca tra le isole si salva solo, e per fortuna, nel pomeriggio grazie alla possibilita’ di girare da soli in kayak e poter approdare qua e la’ lontano da tutti. Dopo aver viaggiato in Malesia e Cambogia, la Thailandia ci pare davvero un po’ troppo turistica… Navighiamo per conto nostro a colpi di pagaia e ci facciamo bagni vari su piccole spiaggette solitarie. Ritornati alla base, alla sera ceniamo in un quartiere di baracotti con cibo di strada. Bello. E buono. Time to sleep.
29 agosto – sabato
Sveglia come d’abitudine all’alba, trasferimento al porto e traversata. Arriviamo a Suratthani, ci piazziamo in un albergo qualsiasi, aspettiamo che spiova e ci incamminiamo a caso per la città. Ci stiamo dirigendo inesorabilmente verso la fine del viaggio. Una mezza giornata e una serata a Suratthani, cittadina vera e non turistica, ci regalano un po’ di verità. Bazzichiamo per il Night Market, una profusione di cibo di strada, e finiamo per comprare solo frutta (alcuna sconosciuta e misteriosa) e mangiare lungo il fiume su una panchina. Suratthani alla fine è meglio di tante decantate mete del circuito turistico tradizionale. Non bisognerebbe saltarle, queste mete mediane, per la fretta di arrivare alle sovrastimate spiagge. Le spiagge, belle quanto vuoi, son spiagge. La vita, dall’altra parte del mondo, bisognerebbe annusarla. Non saltarla da aeroporto a resort con bus transfert dell’hotel.
30 agosto – domenica
Oggi partenza per Bangkok via aerea. Decolliamo, atterriamo e torniamo nel nostro bell’ hostal con terrazza sul fiume. Dedichiamo il pomeriggio ad un lungo giro sul fiume Chao Phraya. Saliamo e scendiamo dai battelli – bus e facciamo rapide incursioni in città. Qua e là. Girando a zonzo e senza meta come sempre. Fa molto, molto caldo. Sperimentiamo vari quartieri, cerchiamo rinfresco in strani bar ristoranti zeppi di comitive di turisti locali, camminiamo lungo il fiume e per vicoli deserti. Poi riprendiamo la barca – bus per la nostra stazione e rientriamo in hostal. Alla sera ceniamo “chez nous” e ci ritiriamo abbastanza presto. Domani si parte. Presto.
31 agosto – lunedì
Sveglia all’alba, colazione, bagagli e taxi con largo anticipo per l’aeroporto (conosciamo oramai il traffico impossibile di Bangkok…in particolare un semaforo che rimane rosso per 17′ minuti reali di orologio…). Poi… si vola tutto il giorno… Bangkok – Amsterdam – Turin… Siamo nel cielo mentre il mondo laggiù s’agita di doveri e desideri. Ma noi non possiamo fumare. Bastardi…
ITINERARIO
14/15 agosto 2015 – Torino – Parigi – Bangkok – volo KLM
16 agosto 2015 – Bangkok – in giro per la città
17 agosto 2015 – partenza da Bangkok per Siem Reap, Cambogia, via aereo – in giro per la città
18 agosto 2015 – da Siem Reap ad Angkor Vat e ritorno
19 agosto 2015 – da Siem reap per la zona parchi, cascate, templi Big Buddha, villaggi sull’acqua e ritorno
20 agosto 2015 – da Siem Reap a Kuala Lumpur, Malesia via aereo – in giro per la città
21 agosto 2015 – da Kuala Lumpur al Taman Negara National Park via bus
22 agosto 2015 – dal Taman Negara National Park a Kota Bahru via bus – in giro per la città
23 agosto 2015 – da Kota Bahru alle Perenthian Island via bus e barca
24 agosto 2015 – Perenthian Island – tour snorkelling e trekking in foresta
25 agosto 2015 – dalle Perenthian Island a Kota Bahru – via barca e bus
26 agosto 2015 – dalla Malesia alla Thailandia via taxi e treno – 17 ore di viaggio… tappa notturna a Surat Thani
27 agosto 2015 – da Surat Thani a Ko Samui via bus e barca – in giro per l’isola
28 agosto 2015 – tour di una giornata all’ Ang Thong National Marine Park e ritorno via barca
29 agosto 2015 – da Ko Samui a Surat Thani via barca e bus – sera in giro per la città – night market
30 agosto 2015 – da Surat Thani a Bangkok via aereo – in giro per la città
31 agosto 2015 – Bangkok – Paris – Torino
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